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Metodologie

Il lavoro dello psicologo richiede capacità di ascolto ed empatia, elementi indispensabili, necessari nella costruzione di una buona alleanza terapeutica, ma non sufficienti all’azione di cambiamento che il professionista è portato a promuovere nel soggetto. A queste doti naturali deve affiancarsi una metodologia rigorosa che poggia le basi su una lunga tradizione di ricerca nel campo della psicoterapia.

L’approccio seguito dallo psicologo Loris De Marchi nel trattamento del disagio è quello cognitivo comportamentale, che tende a focalizzarsi più sul presente, sul cambiamento nello stile di pensiero, sull'attenuazione di stati emotivi problematici, sulla modifica dei comportamenti disfunzionali. L’approccio cognitivo comportamentale cavalca l’assunto, già condiviso ai tempi del filosofo stoico Epitteto, secondo il quale non sarebbero gli eventi a creare e mantenere i problemi psicologici, emotivi e di comportamento, ma questi verrebbero piuttosto largamente influenzati dalle strutture e costruzioni cognitive dell’individuo.

Dentro questa cornice teorica si inserisce la metodologia terapeutica, dalla valutazione e analisi del problema, all'utilizzo di strategie e tecniche specifiche e mirate. 

Come un sarto è chiamato a rifinire l’abito su misura, così il terapeuta deve saper coniugare la tecnica, asettica per definizione, con l’unicità dell’essere umano.

La valutazione comprende un paio di colloqui, durante i quali si arriva a definire il problema sviscerandone le cause remote e identificando i fattori che lo mantengono nel tempo. Si parla quindi di concettualizzazione del problema, utile all'impostazione di un trattamento terapeutico mirato ad obiettivi specifici condivisi col paziente.

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La terapia cognitivo comportamentale prevede l’utilizzo di :

  • Ristrutturazione Cognitiva +

    Per ristrutturazione cognitiva si intende un processo dialogico mirato alla modificazione graduale del modo con cui una persona tende ad interpretare gli eventi. Fu Beck il primo a teorizzare l’esistenza di schemi cognitivi e pensieri automatici attraverso i quali la persona interpreta la realtà. Il compito del terapeuta è quindi quello di guidare il paziente, attraverso il dialogo socratico, alla scoperta dei propri errori di ragionamento e alla ristrutturazione del proprio stile di pensiero così da alleviare la sofferenza emotiva. 
  • Tecniche di Rilassamento +

    In ambito cognitivo comportamentale si utilizza molto il rilassamento muscolare progressivo di Jacobson, attraverso il quale viene addestrato il paziente a riconoscere lo stato di tensione e contrazione muscolare che lo accompagna negli stati d’ansia, in modo tale da sviluppare una maggiore consapevolezza del proprio stato psicofisico imparando così ad esercitare un maggior autocontrollo sulle proprie funzioni corporee.
  • Desensibilizzazione Sistematica +

    La pratica del rilassamento viene accompagnata anche alla tecnica di desensibilizzazione sistematica, per mezzo della quale si aiuta la persona a sconfiggere le proprie fobie, in modo graduale, attraverso la creazione di una gerarchia di stimoli ai quali il soggetto viene esposto, dal meno al più pauroso,  prima in immaginazione, poi in vivo.
  • Esposizione Graduale +

    Per superare le paure è molto importante l’esposizione graduale, ovvero la pratica che aiuta gradualmente il soggetto a stare nella situazione problematica, passo dopo passo, fino alla scomparsa del disagio.
  • Training di Assertività +

    Il training di assertività o addestramento affermativo viene utilizzato per migliorare il proprio stile di comunicazione, in modo tale da vivere le relazioni in armonia, nel rispetto dei diritti propri e altrui, liberi da sensi di colpa, vergogna, rabbia, paura.
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Montebelluna 02/10/13
Loris De Marchi